मालाकमंडलुरधः करपद्मयुग्मे, मध्यस्थ पाणियुगुले डमरूत्रिशूले

यस्यस्त उर्ध्वकरयोः शुभशंखचक्रे वंदे तमत्रिवरदं भुजषटकयुक्तम

 

Mi inchino al figlio di Atri, che ha sei mani e di cui le due mani in basso hanno Mala e Kamandalu,

con la coppia di mani in mezzo tiene Damaru e Trishool e nelle due mani in alto ha la sacra Shankh ed il Chakra

 

BREVE STORIA

Dattatreya, una divinità che comprende in se la Trimurti Brahma (il Creatore), Vishnu (il Preservatore) e Shiva (il Distruttore), è considerato essere il fondatore di questa scuola.

Viene raffigurato come un asceta con le tre teste di Brahma, Vishnu e Shiva in compagnia di quattro cani che rappresentano i quattro Veda. Ha nelle mani alcuni oggetti di significato spirituale: la kamandal  (brocca d'acqua); il japa mala (rosario); il damru (tamburo); il trisul (tridente); la shankar (conchiglia); il sudarshan (disco). Il damru e il trisul sono associati a  Shiva, il disco e la conchiglia sono associati a Vishnu. La brocca per l'acqua ed il rosario sono i pochi averi di un asceta.

I genitori di Dattatreya erano una coppia molto devota e praticavano molti tapasya (austerità) per ottenere un figlio tanto desiderato. La madre voleva intensamente che suo figlio fosse l'incarnazione del Nirguna Parabrahman (il Brahman Supremo privo di forma). Ma data l'impossibilità che il senza-forma prendesse una forma, Brahma, Vishnu e Shiva le accordarono che il bambino sarebbe stato loro figlio incarnando tutte e tre le divinità.

Dattatreya è considerato la più alta espressione dell'asceta, del rinunciante, poiché ha saputo trarre da ogni cosa lo spunto per le più profonde meditazioni. Anche una cosa considerata da tutti insignificante o negativa può insegnarci molto. Nella sua Avadhut Gita disse di avere avuto 24 Guru: la terra, l'acqua, il fuoco, il vento, vari animali, ecc. Apprese così le varie virtù trovando l'istruzione spirituale attraverso questi e altri fenomeni naturali.

"Non ci sono sacre scritture, non ci sono sacrifici, Dei, religioni, non ci sono colori, non ci sono livelli, non ci sono classi, non ci sono gruppi, non c'è alcun sentiero oscuro né alcun sentiero luminoso, la realtà ultima è soltanto la bellezza dello spirito." (Avadhut Gita)

 

In realtà è difficile tracciare una mappa storica dei baba Aghori. Non ci sono figure ufficiali. Poche e velate di mistero sono le notizie sul loro conto. Le poche notizie che abbiamo ci provengono da fonti Persiane del 1500 e da rapporti inglesi del XVIII secolo. Inoltre questa filosofia di vita sconfina talvolta su altre scuole mistiche (come i Sufi per es.), prendendone alcune tecniche di meditazione e intrecciandole con altre. Alcuni Aghori hanno avuto anche guru mussulmani o di altre fedi. Nonostante ciò, gli Aghori rappresentano una tradizione antichissima e ci sono stati periodi in cui questa particolare famiglia di sadhu è stata molto numerosa. Ancora oggi la devozione a questi baba è largamente praticata tra la classe media indiana.

Il centro maggiore si trova al Kina Ram Ashram e nei campi di cremazione a Varanasi (Benares), centro di pellegrinaggio importante per i devoti Aghori.  Kina Ram è un sadhu vissuto nel '700 e considerato essere una incarnazione di Shiva.

Si stima che all'inizio del '900 in tutta Varanasi non ci fossero più di 300 Aghori mentre ai giorni nostri se ne stimano soltanto una ventina, in tutta l'India forse un centinaio.

 

 

Aghori Mantra

 

Aghora Kavacham

 

Aghoramurti Sahasranama

 

 

Kina Ram

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Baba Kina Ram fu uno dei più grandi santi in India. Nato nel villaggio di Ramgarth nel distretto Chandauli in Uttar Pradesh da una famiglia zamindar (amministratore Mughal che raccoglieva tasse dai contadini) di Akbar Singh e Mansa Devi. Kina Ram  mostrò segni di santità già dal principio. Non aveva nessun interesse nelle attività mondane della vita di tutti i giorni ma mostrava interesse nella rinuncia e in uno stile di vita da recluso, ciò preoccupava i suoi genitori che lo avevano sposato da giovanissimo ma la giovane sposa morì prima del secondo matrimonio (era usanza in India sposarsi una prima volta da bambini per poi confermare il matrimonio Gavama). Baba Kina Ram lasciò la sua casa subito dopo questo incidente e fu iniziato da Baba Shiva Ram. Dopodiché  viaggiò per tutta l’India visitando tutti i maggiori luoghi di pellegrinaggio.

Praticò un duro sadhana in Baluchistan nel tempio di Mata Hingalaj, la quale lo diresse alla montagna Girnar, nel Gujarat, poi gli fu detto di procedere verso Varanasi. A Girnar ebbe il darshan di Bhagwan Dattatreya ed ottenne le divine siddhi (poteri). Baba Kina Ram accese un fuoco per Agneya Rudra a Krim Kund che sta acceso da 400 anni. Bija Ram e Ram Jeyawan furono I suoi famosi discepoli.

Durante il dominio Mughal la società era tormentata da parecchie ingiustizie. Baba Kina Ram si oppose alla tirannia dei capi locali ed insegnò alla gente a contrapporsi al sistema delle caste, ai vari credi e visioni settarie. Mostrò miracoli per provare che un vero santo trascende il potere umano e non può essere intimidito da capi o re che conducono una vita lussuriosa.  Le storie dei suoi miracoli sono molto famose nel Nord India. Fu deposto a riposare nel grembo di Mata Hingalaj a Krim Kund e dopodiché la responsabilità dell’ashram passò a Bija Ram.

 

 

 

Clans

 

KALI KULAM

 

 

TARA KULAM

 

 

SHRI KULAM

 

 

TRIPURA KULAM

 

KALI

 

 

DHUMAVATI

 

 

TARA

 

 

CHINNAMASTA

 

 

BAGALA

MUKHI

 

MATANGI

 

 

KAMALA

 

 

TRIPURA

SUNDARI

 

TRI

BHUVANESVARI

 

TRIPURA

BHAIRAVI

 

 

AGHORA PANT

 

VAMA PANT

 

SHRI PANT (ANANDA NATH)

 

TRIPURA PANT

 

ANANDA BHAIRAVA NATH

 

 


 

 

Diverse tradizioni monastiche e yoga indù sono legate al Dattatreya:

 

1) Nath sampradaya: i Nath yogi, che si sono trasformati in un gruppo ascetico guerriero, considerano Dattatreya come il loro fondatore teologico. Questo gruppo crebbe e divenne particolarmente prominente durante le invasioni islamiche e le guerre indù-musulmane nell'Asia meridionale, dal 14° al 18° secolo circa, sebbene le radici risalenti a Dattatreya dei pacifici Nath Yogi risalgano al 10° secolo circa. Il gruppo era più attivo in Rajasthan, Gujarat, Maharashtra, Madhya Pradesh, Uttar Pradesh e Nepal. La tradizione vuole che la leggendaria Nath Sampradaya e l'innovatore del Hatha Yoga Gorakshanath siano stati ispirati e modellati da Dattatreya. Gli sforzi regionali e i testi della tradizione Nath come Yogi Sampradaya Vishkriti hanno discusso di Dattatreya.

 

2) Avadhuta Sampradaya: I nove Narayana dell’Avadhuta Sampradaya sono attribuiti a Dattatreya, un'idea trovata anche nella Nath Sampradaya. Una scuola iniziata da Pantmaharaj Balekundrikar di Balekundri vicino a Belgavi è collegata a questa.

 

3) Dasanami Sampradaya e Shakti Pithas: Dattatreya è venerato nelle tradizioni dello Shaktismo orientate alla Dea e al Dasanami (la tradizione dei 10 nomi), noto anche come Ordine degli Swami, generalmente associato alla tradizione Vedanta e organizzato nella sua forma attuale dal teologo dell'ottavo secolo Adi Shankara.

 

4) Tradizioni Bhakti: la teologia di Dattatreya che enfatizza la vita semplice, la gentilezza verso tutti, mettendo in discussione lo status quo, la ricerca di sé stessi nella conoscenza e la ricerca del significato spirituale della vita, ha attirato santi-poeti Bhakti dell'induismo come Tukaram ed Eknath, durante un'era di politica e rialzo sociale causato dall'invasione islamica nella regione deccaniana dell'India. Hanno citato riverentemente Dattatreya nelle loro poesie. L'uso del suo simbolismo era uno dei tanti temi sincretici di questo periodo in cui le idee di Vaishnavismo e Shaivismo si fondevano olisticamente nell'immaginazione popolare.

 

5) Tradizione Mahanubhava: insieme a Krishna, la tradizione Mahanubhava considera Dattatreya come la loro ispirazione divina. Il Mahanubhava Panth, propagato da Shri Chakradhar Swami, ha cinque Krishna, di cui Dattatreya è uno di questi, e il loro Adi Guru (Guru originale), nonché i primi maestri della loro tradizione (Chakradhar, Gundham, Changdev). Adorano Dattatreya con la testa singola e con due braccia.

 

6) Tradizione Gurucharitra: questa tradizione prende il nome dal testo marathi Gurucharitra composto da 51 capitoli, contenente le storie di vita di Sripada Srivallabha del XIV secolo e Narasimha Saraswati del XV secolo. Il testo è stato composto da Sarasvati Gangadhara, è costituito da tre sezioni chiamate Jñanakanda (capitoli 1–24), Karmakanda (25–37) e Bhaktikanda (38–51), ed è considerato un testo sacro pieno di mantra nella tradizione Gurucharita del Maharashtra, Karnataka settentrionale e Gujarat. Ganagapur nel Kalaburagi nel Karnataka settentrionale è un importante centro di pellegrinaggio in questa tradizione.

 

7) Lal Padris: un altro gruppo di yogi indù dell'India occidentale con radici nel X secolo e con idee simili ai Nath e Kanphata Sampradaya, traccia Dattatreya come base delle loro idee spirituali.

 

 


I  24  GURU NATURALI DI DATTATREYA

1)    PRITHVI  (madre terra)

 9)   AJGAR (pitone)

17)  PINGALA (una cortigiana)

2)    VAYU (vento)

10)  SINDU (oceano)

18)  KURARAPAKSHI (un rapace)

3)    AKASHA (spazio - cielo)

11)  PATANGA (insetti)

19)  BALAK (bambini)

4)    JAL (acqua)

12)  BHRAMAR (ape nera)

20)  KUMARI (vergine)

5)    AGNI (fuoco)

13)  MADHUKSHIKA (raccoglitori di miele)

21)  SHARAKRIT (fabbricante di frecce)

6)    CHANDRA (luna)

14)  GAJ (elefante)

22)  SANF (serpente)

7)    SURYA (sole)

15)  MRIG (cervo)

23)  MAKADI (ragno)

8)    KAPOT (piccione)

16)  MIN (pesce)

24)  BHRINGI (una specie di vespa)

Per saperne di più


 

 

 

I simboli di Dattatreya

 

La mucca rappresenta la Madre Terra ed il Dharma. È Kamadhenu la mucca che esaudisce i desideri.

I quattro cani simboleggiano i quattro Veda, i depositari della saggezza spirituale.

Il Tridente indica che ha trasceso i tre guna, che costituiscono il mondo illusorio: Sattva - illuminazione, Rajas - attività e Tamas - inerzia.

Il Sudharshana Chakra indica che Egli è al di là dei cicli del tempo cioè passato, presente e futuro.

La Conchiglia rappresenta il suono eterno AUM, che è la manifestazione sonora di Dio, come anche il principio vitale in noi e nell’universo.

Le ceneri Bhasma indicano il suo distacco (vairāgya) e la sua purezza. Le ceneri simboleggiano la natura evanescente di tutta la materia.

La ciotola per l'elemosina ci insegna che dobbiamo condividere la nostra ricchezza e il cibo con gli altri.

Il rosario (Japa-mala), ci ricorda che il nostro primo dovere è cantare il sacro nome del Signore e meditare su di Lui.

 

Shri Dattatreya, per benedire i Suoi devoti, si aggira sotto le spoglie di un ospite all'ora di pranzo. Ecco perché si dice che un ospite deve essere trattato come l'incarnazione di Dattatreya.

 

 

Dattatreya Yantra

 

Shri Dattatreya Kavacham

Sripaada: paatu me paadaa vuru siddhaasana stithaa: |
Paayaat digambaro guhyam nruhari: paatu me katim || 1 ||

Naabhim paatu jagatsrashto daram paatu dalodara: |
Krupaalu: paatu hrudayam shadbhuja: paatu me bhujou || 2 ||

Srakkundii shoola damaru shankha chakra dhara: karaan |
Paatu kantham kambukantha: sumukha: paatu me mukham || 3 ||

Jivhaam me vedvaak paatu netre me paatu divyadruk |
Naasikaam paatu gandhaatmaa paatu punyasravaa: srutii || 4 ||

Lalaatam paatu hansaatmaa shira: paatu jataadhara: |
Karmendriyaani paatviisha: paatu dyananendriyaanyaja: || 5 ||

Sarvantaronta: karanam praanaanme paatu yogirat |
Uparishtaad adhastaachcha prushthata: paarshvatograta: || 6 ||

Antarbahishcha maam nityam naanaarupa dharovatu |
Varjitam kavachenaa vyaatsthaanam me divyadarshana: || 7 ||

Raajata: shatruto hinsraad dushprayogaa ditoghata: |
Aadhi vyaadhi bhayaartibhyo dattatreya: sadaavatu || 8 ||

Dhana dhaanya gruha kshetra strii putra pashu kinkaraan |
Dyanaatiishcha paatu nityam me anasuyaananda vardhana: || 9 ||

Baalonmatta pishaachaabho ddunit sandhishu paatu maam |
Bhoota bhoutika mrutyubhyo hari: paatu digambara: || 10 ||

Ya etat data kavacham sannahyaad bhakti bhaavita: |
Sarva anartha vinarmukto grahapiidaa vivarjita: || 11 ||

Bhoota preta pishaachaadyair devair apyaparaajita: |
Bhuktvaatra divya bhogaan sa dehaaAnte tat padam vrajet || 12 ||

Iti P. P. Shri Vasudevanand Saraswati virachitam Shri Dattatreya Kavacham sampurnam

1) Shri Laxmi rimane ai piedi di Shri Dattatreya. Perciò fa che Shri Dattatreya protegga i miei piedi. Fa che Shri Dattatreya, che siede nella postura Siddhasana, protegga le mie cosce. Fa che Digambar protegga il mio ano e i miei organi riproduttivi. Che Nruhari protegga il mio giro vita.


2)
Fa che Jagatsastra protegga il mio ombelico. Che Dalodara protegga il mio stomaco. Fa che Krupalu protegga il mio cuore. Che Shatbhuja protegga le mie spalle.


3) Shri Dattatreya ha Mala, Kamandalu, Trishula, Damaru, Shankha e Chakra nelle sue sei mani, siano le mie mani protette da Lui.
Fa che Kambukantha protegga la mia gola. Che Sumukha protegga la mia bocca.


4) Che Vedvak protegga la mia lingua. Che Divadruk protegga i miei occhi. Che Gandhatma protegga il mio naso. Che Punyashrava protegga le mie orecchie.


5) Che la mia fronte sia protetta da Hansatma. Che la mia testa sia protetta da Jatadhara. che gli organi che lavorano per me siano protetti da Ishwara e gli organi che mi danno conoscenza siano protetti da Aja.


6) Che la mia coscienza sia protetta da Sarvantara. Che il mio Pranan sia protetto dal re degli Yogi. Che Yogiraj mi protegga da tutte e dieci le direzioni.


7) Che Shri Gurudev Datta, che può assumere molte forme (incarnazioni); mi protegga dentro e fuori casa (corpo). Che tutto quello che non è coperto da questo Kavacha, sia protetto da Divadrushti.


8) Che Gurudev Datta mi protegga dal governo del tiranno, dai nemici, dagli animali pericolosi, dalle cose cattive fatte per recarmi danno, dai miei peccati, dalle malattie mentali e dalle malattie del mio corpo e da tutti gli altri problemi e difficoltà.


9) Che il figlio di Anusuya protegga il mio denaro, cibo, la mia casa, mia moglie, i miei bambini, i miei animali domestici, i miei servitori e i miei parenti.


10) Che Balonmatta mi protegga giorno e notte, e nel periodo tra giorno e notte da tutti i cinque mahabhutas (terra, acqua, fuoco, aria e cielo) e dalla morte.


11) Chiunque reciti questa Datta Kavacham con devozione e fede sarà libero da tutti i suoi problemi, difficoltà e così come dai problemi causati da pianeti come Saturno, Marte ecc.


12) Fantasmi, Demoni ecc. non daranno problemi a quel devoto che recita questo Kavacha quotidianamente. Egli sarà felice, tutti i suoi desideri saranno soddisfatti, i suoi sforzi avranno successo e avrà una vita sana, ricca e pacifica. Dopo la sua morte egli andrà a Datta Loka.


Qui finisce la Shri Dattatreya Kavacham di Shri Vasudevanand Saraswati.

 

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Dattatreya Ashtottara Sata Namavali

Dattatreya Stotram

Dattatreya Stava

 


 

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